La proteina soppressore tumorale p53, nota come “il guardiano del genoma”, protegge il DNA del corpo dallo stress quotidiano o dai danni a lungo termine attivando le cellule per riparare o autodistruggersi. Ma le mutazioni nel gene p53 che codifica per la proteina possono impedirle di svolgere il suo lavoro, facendo accumulare errori nel codice genetico e portando a malattie come il cancro.
Per la prima volta, un team di ricercatori guidato dalla Penn State ha scoperto la struttura completa della proteina p53 utilizzando campioni di pazienti. Hanno anche studiato come i cambiamenti indotti dalla mutazione nella struttura p53 possono avere un impatto su diversi tipi di cancro. Hanno pubblicato i loro risultati su ChemBioChem e sull’International Journal of Molecular Sciences.
I ricercatori hanno utilizzato la microscopia crioelettronica (cryo-EM) per visualizzare le singole proteine p53 isolate dalle cellule tumorali cerebrali.
High-Resolution Imaging of Human Cancer Proteins Using Microprocessor Materials
Maria J. Solares, G. M. Jonaid, William Y. Luqiu, Samantha Berry, Janki Khadela, Yanping Liang, Madison C. Evans, Dr. Kevin J. Pridham, Dr. William J. Dearnaley, Prof. Dr. Zhi Sheng, Prof. Dr. Deborah F. Kelly
ChemBioChem 2022, 23, e202200310.
Complete Models of p53 Better Inform the Impact of Hotspot Mutations.
Solares MJ, Kelly DF.
International Journal of Molecular Sciences. 2022; 23(23):15267. https://doi.org/10.3390/ijms232315267
Fonte: Penn State