Uno nuovo studio, pubblicato sul “Journal of American Society of Nephrology” a cura dei ricercatori del Duke-NUS Medical School, Singapore, ha evidenziato l’impatto a lungo termine del consumo di carne rossa sulla salute dei reni.
Lo studio ha incluso più di 63.000 adulti, di età compresa 45-74 anni, seguiti per una media di 15,5 anni (dati del Singapore Chinese Health Study 60,198 persone cinesi). Durante questo periodo, si sono verificati 951 casi di malattia renale all’ultimo stadio [end-stage renal disease (ESRD)]; i dati risultanti hanno mostrato una chiara tendenza. L’assunzione di carne rossa è risultato associato a un aumento del rischio malattia renale all’ultimo stadio dose-dipendente.
Gli individui che hanno consumato la più alta quantità di carne rossa – quota superiore del 25 per cento rispetto al normale – hanno mostrato un 40 per cento di rischio più alto di sviluppare la malattia renale all’ultimo stadio rispetto a quelli che hanno consumato carne rossa in quantità inferiore.
Altre fonti di proteine – pesce, uova, latticini e pollame – non hanno mostrato alcuna associazione con lo sviluppo della malattia renale all’ultimo stadio. Inoltre, soia e legumi sembravano giocare un ruolo di protezione. La sostituzione di una porzione di carne rossa a settimana con una sorgente diversa di proteine riduce il rischio di sviluppare ESRD fino al 62 per cento.
Leggi abstract dell’articolo:
Red Meat Intake and Risk of ESRD
Quan-Lan Jasmine Lew, Tazeen Hasan Jafar, Hiromi Wai Ling Koh, Aizhen Jin, Khuan Yew Chow, Jian-Min Yuan, and Woon-Puay Koh
JASN ASN.2016030248; published ahead of print July 14, 2016, doi:10.1681/ASN.2016030248