I nanotubi di carbonio presentano caratteristiche interessanti che li rendono particolarmente indicati per la costruzione di speciali dispositivi ibridi – composti cioè da tessuto biologico e materiale sintetico – progettati per ristabilire i collegamenti tra le cellule nervose, per esempio a livello spinale, perduti a causa di lesioni o traumi.
È questo il risultato di una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica “Nanomedicine: Nanotechnology, Biology, and Medicine” compiuta da un’equipe multidisciplinare che comprende la SISSA, l’Università di Trieste, ELETTRA Sincrotrone Trieste e due istituzioni spagnole, Basque Foundation for Science e il CIC BiomaGUNE.
In particolare, i ricercatori hanno investigato quali effetti abbia sui neuroni l’interazione con i nanotubi di carbonio. Gli scienziati hanno dimostrato che questi nanomateriali possono regolare la formazione delle sinapsi, strutture specializzate attraverso cui comunicano le cellule nervose, e modulare meccanismi biologici, come la maturazione dei neuroni, in un processo che si autoregola.
Questo risultato, che dimostra come l’integrazione tra cellule nervose e queste strutture sintetiche sia stabile ed efficiente, evidenzia le grandi potenzialità dei nanotubi di carbonio come innovativi materiali utili a favorire la rigenerazione neuronale o per creare una sorta di ponte artificiale tra gruppi di neuroni la cui connessione è stata interrotta. La sperimentazione in vivo, è già partita.
Leggi il full text dell’articolo:
Sculpting neurotransmission during synaptic development by 2D nanostructured interfaces
Niccolò Paolo Pampaloni, Denis Scaini, Fabio Perissinotto, Susanna Bosi, Maurizio Prato, Laura Ballerini.
Nanomedicine: Nanotechnology, Biology and Medicine DOI: http://dx.doi.org/10.1016/j.nano.2017.01.020
Fonte: Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) – (in inglese)