Cannabis e cannabinoidi negli adulti affetti da cancro: linea guida.

L’accesso e l’uso della cannabis e/o dei cannabinoidi da parte degli adulti malati di cancro ha superato la scienza a sostegno del loro uso clinico.

Questa linea guida fornisce strategie per una comunicazione aperta e non giudicante tra medici e adulti affetti da cancro sull’uso della cannabis e/o dei cannabinoidi. I medici dovrebbero sconsigliare l’uso di cannabis o cannabinoidi come trattamento antitumorale se non nel contesto di una sperimentazione clinica.

La cannabis e/o i cannabinoidi possono migliorare la nausea e il vomito refrattari indotti dalla chemioterapia quando aggiunti a regimi antiemetici conformi alle linee guida. Resta incerto se la cannabis e/o i cannabinoidi possano migliorare altri risultati di terapia di supporto. Questa linea guida evidenzia anche la necessità fondamentale di ulteriori ricerche sulla cannabis e/o sui cannabinoidi.

Leggi il full text dell’articolo:
Cannabis and Cannabinoids in Adults With Cancer: ASCO Guideline
Ilana M. Braun et al.,
Journal of Clinical Oncology JCO.23.02596 https://doi.org/10.1200/JCO.23.02596

L’immunoterapia per l’Alzheimer si mostra promettente nello studio sui topi.

Ora, i ricercatori della Washington University School of Medicine di St. Louis hanno trovato un modo diverso e promettente per rimuovere le placche nocive: mobilitando direttamente le cellule immunitarie per consumarle.

In uno studio pubblicato su “Science Translational Medicine“, i ricercatori hanno dimostrato che l’attivazione delle cellule immunitarie chiamate microglia con un anticorpo riduce le placche amiloidi nel cervello e mitiga le anomalie comportamentali nei topi con malattia simile all’Alzheimer.

“Attivando la microglia in generale, il nostro anticorpo può rimuovere le placche di beta-amiloide nei topi e potrebbe potenzialmente eliminare altre proteine ​​dannose in altre malattie neurodegenerative, incluso il morbo di Parkinson”, ha spiegato il prof. Marco Colonna.

Leggi abstract dell’articolo:
Antibody-mediated targeting of human microglial leukocyte Ig-like receptor B4 attenuates amyloid pathology in a mouse model.
Hou J, Chen Y, Cai Z, Heo GS, Yuede CM, Wang Z, Lin K, Saadi F, Trsan T, Nguyen AT, Constantopoulos E, Larsen RA, Zhu Y, Wagner ND, McLaughlin N, Kuang XC, Barrow AD, Li D, Zhou Y, Wang S, Gilfillan S, Gross ML, Brioschi S, Liu Y, Holtzman DM, Colonna M.
Science Translational Medicine. April 3, 2024. DOI: 10.1126/scitranslmed.adj9052

Fonte: Washington University School of Medicine di St. Louis