Lo screening a lungo termine con l’antigene sierico prostatico specifico (PSA) e le biopsie prostatiche sistematiche possono ridurre la mortalità per cancro alla prostata, ma portano a una diagnosi eccessiva inaccettabile. Nell’ultimo decennio, i metodi diagnostici sono migliorati ed è stata stabilita la natura indolente del carcinoma prostatico di basso grado. Questi progressi ora consentono un rilevamento più selettivo del cancro alla prostata potenzialmente letale.
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L’uso di calcolatori di rischio, biomarcatori e risonanza magnetica per selezionare uomini con un valore di PSA elevato per la biopsia e il targeting per lesione piuttosto che biopsie prostatiche sistematiche riduce il rilevamento del cancro di basso grado e quindi la sovradiagnosi.
Questa revisione non sistematica pubblicata su “BMJ Oncology“, riassume i progressi diagnostici rilevanti, gli studi di screening precedenti e in corso, le politiche sanitarie e le importanti lacune di conoscenza rimanenti.
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Screening for prostate cancer: evidence, ongoing trials, policies and knowledge gaps
Bratt O, Auvinen A, Arnsrud Godtman R, et al
BMJ Oncology 2023;2:e000039. doi: 10.1136/bmjonc-2023-000039