Esaurendo completamente o anche parzialmente una proteina chiamata midnolina nelle cellule B, i ricercatori del Southwestern Medical Center dell’UT hanno soppresso la leucemia e il linfoma in un modello murino geneticamente incline a questi tumori.
I loro risultati, riportati sul “Journal of Experimental Medicine“, potrebbero portare a nuovi trattamenti per queste malattie che evitino i gravi effetti collaterali delle attuali terapie.
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I ricercatori hanno ridotto significativamente o eliminato completamente la midnolina nei topi geneticamente predisposti alle leucemie e ai linfomi a cellule B, tumori in cui le cellule B si dividono senza controllo. Sebbene i topi con midnolina normale siano morti a causa di queste malattie entro i 5 mesi di età, la maggior parte di quelli con midnolina ridotta o assente non hanno mai sviluppato tumori maligni.
Ulteriori studi hanno dimostrato che la midnolina svolge un ruolo nello stimolare l’attività dei proteasomi nelle cellule B, che sono responsabili della rimozione delle proteine danneggiate o non più necessarie. Alcune terapie attualmente utilizzate per le leucemie e i linfomi a cellule B agiscono inibendo l’attività del proteasoma, proprio come la midnolina.
Tuttavia, a differenza di questi farmaci, la riduzione della midnolina nei modelli animali sembra non avere effetti negativi. La ricerca futura si concentrerà sullo sviluppo di farmaci in grado di inibire la midnolina, che potrebbero essere utilizzati come base per nuove terapie contro il cancro a cellule B.
Leggi il full text dell’articolo:
Viable mutations of mouse midnolin suppress B cell malignancies.
Zhong X, Peddada N, Moresco JJ, et al.
J Experiment Med. 2024;221(6):e20232132. doi: 10.1084/jem.20232132