La scoperta, che ha meritato le pagine di una rivista prestigiosa come Nature Cell Biology, chiarisce un meccanismo importante con cui le cellule cercano di sopravvivere in situazioni di carenza di nutrienti. A dimostrare per la prima volta al mondo questo meccanismo biologico fondamentale sono Luca Scorrano e Ligia Gomes, ricercatori dell’Istituto Telethon Dulbecco (Dti)* presso l’Istituto veneto di medicina molecolare di Padova. Lo studio potrebbe essere sfruttato per disegnare terapie in grado di aiutare cellule “sofferenti” a causa di svariate malattie degenerative, rare e genetiche come l’atrofia ottica dominante e la corea di Huntington, ma anche più diffuse come Parkinson e Alzheimer.
Da diversi anni Scorrano e il suo gruppo studiano i mitocondri, piccole strutture presenti in tutte le cellule dalla “doppia personalità”: normalmente sono deputati alla produzione di energia, ma quando le condizioni per la cellula si fanno critiche sono proprio loro a mandarle il segnale di suicidio, apoptosi in gergo tecnico. «È affascinante pensare come uno stesso elemento regoli nello stesso tempo l’approvvigionamento di energia, e quindi la vita e la morte», commenta Scorrano.
Leggi abstract dell’articolo:
During autophagy mitochondria elongate, are spared from degradation and sustain cell viability.
L. Gomes, G. Di Benedetto, L. Scorrano
Nature Cell Biology, 2011. Published online: 10 April 2011
Fonte ed approfondimenti: Telethon